Virgilio Milani

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Virgilio Milani (Rovigo 1888 - 1977) è stato uno scultore italiano del XX secolo. Nei primi anni del '900 Virgilio Milani si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia, sezione pittura, che ben presto abbandona per frequentare il corso di scultura, dove insegna Antonio Dal Zotto. Durante gli studi vince una borsa per il soggiorno di due anni a Parigi, quale miglior allievo. Milani nella fase giovanile, degli anni '10 agli anni '20, più che fare riferimento allo stile pittoresco e un po' vernacolare del maestro si adegua al Liberty: ne fanno testimonianza la figura femminile della Tomba Oliva (1910) e la scultura dell'angelo posat sulla facciata del Collegio "Angelo Custode". Nel 1915 esegue il bassorilievo Gesù fra gli angeli della Cappella Caniato, il cui interno è pure decorato con quattro lunette in pietra tenera, ispirate al lavoro dei campi. L'influsso di Wildt è invece evidente nelle opere del '20: la Pietà della Tomba Ciandoso e la scultura del Cristo nella Cappella Bacchiega, dove per l tagliente gioco dei volumi, le superfici tirate, le finezze decorative" (Sgarbi) il riferimento è palese. I capolavori giovanili sono comunque la figura di Padre Angelo da Aviano (1917) e il busto di C. Battisti, che vivono di rara potenza espressiva. Fra il 1920e 1929 realizza opere celebrative nelle piazze di numerosi paesi della Sua terra. È negli anni '30 che Milani raggiunge l'apice della sua ricerca artistica, sciolta ormai da ogni riferimento stilistico: la Contadina Polesana (1933), i Nudi femminili (1934e 1936), il Ritratto di G. Fante (1935), i Volti di donna (1937) e le Teste in marmo di giovinette (1938), rappresentano i vertici di tutta la sua produzione. Nel '38 Milani si pone all'attenzione della critica nazionale vincendo il Premio San Remo di scultura con l'opera Volo a vela (membri della giuria erano i noti scultori: Pietro Canonica, Alberto Gerardi e Raniero Nicolai). Nel '41 vince il Concorso Nazionale per il bassorilievo del Palazzo I.N.A. Degli anni '40 sono da segnalare: l'Anunciazione e il Busto di mons. Rizzi. Pregevole è del '45 l'Angelo posto alla sommità dell'acquasantiera seicentesca nel Tempio della Rotonda. Gli anni '50 e 60 conoscono una ricca committenza pubblica e religiosa fra cui si distinguono: i Quattro Evangelisti della Chiesa della Commenda, la Chimera del Palazzo dell'Erario, i bassorilievi del palazzo dei Mutilatie le decorazioni della Fontana della Riconoscenza. Le due fgure in bronzo, poste sulla Tomba dell'artista, sono il capolavoro di questo periodo: quasi un omaggio ad Arturo Martini, tanto sono permeate d'intenso pathos, furono da Milani eseguite nella seconda metà degli anni '60. A conferma della sempre attenta coscienza artistica, presente in tutta la sua produzione, Milani, alla fine della sua attività, sperimenta il linguaggio astratto nella stele per a scuola media "Casalini" e in, una serie di bozzetti, da tradurre in scala gigantesca, purtroppo mai realizzata. Ha partecipato ad alcune Biennali di Venezia e Quadriennale di Roma. Sue opere sono collocate all'Accademia dei Concordi, presso Istituti bancari e numerose collezioni private, nazionali e straniere.

FONTE: Scultura italiana del primo Novecento

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